TOUR DELLA SICILIA OCCIDENTALE

DAL 13 AL 19 SETTEMBRE 2020

Il gruppo

                   

Il tour è stato organizzato dall'agenzia "Cinti Viaggi" per un gruppo di 26 persone con un pullman della società "Conero Bus"                           

Programma

Domenica 13 settembre

NAPOLI – PALERMO

Ore 10.20 - Partenza da Ancona in pullman e trasferimento a Napoli; pranzo libero in autogrill.

Ore 20.00 - A Napoli Imbarco su traghetto alla volta di Palermo. Sistemazione in cabina interna; cena libera a bordo; pernottamento.

Lunedì 14 settembre

PALERMO – CEFALÙ

Ore 8.00 -  Arrivo nel porto di Palermo e mattinata dedicata alla visita del centro storico della città.

Palazzo dei Normanni. Attualmente è la sede dell'Assemblea regionale siciliana ma è stato un tempo la sede imperiale di Federico II e Corrado IV. Nell'interno di questo complesso architettonico si trova, nello splendore dei suoi mosaici, la splendida “Cappella Palatina” definita dall’UNESCO “Patrimonio dell'Umanità". È una basilica in stile normanno-bizantino, fatta consacrare nel 1140 da re Ruggero II di Sicilia.

 

Imponenti e maestosi sono suoi giardini reali primo fra tutti il gigantesco "Ficus macrophylla" che vive in compagnia di piante rarissime”.

 

 

Quattro Canti. All’incrocio fra via Maqueda e il Cassaro (la strada più antica di Palermo, oggi corso Vittorio Emanuele), sorge l’ottagonale piazza Villena, meglio nota come piazza Quattro Canti. Le quattro facciate decorate che la chiudono, costruite in epoca barocca, contengono dediche a quattro sovrani (Carlo V, Filippo II, III e IV) a quattro sante protettrici (Cristina, Ninfa, Oliva e Agata) e alle quattro stagioni. 



 

La Cattedrale; È dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. La sua storia risale all’epoca punica; in epoca romana lo stesso luogo ospitò un luogo di culto cristiano. Fu poi ricostruita in epoca bizantina per diventare durante la dominazione araba una grande moschea – la Moschea Gami –. Fu riconquistata e ricostruita dai Normanni, e poi dagli spagnoli, e ancora restaurata infinite volte.

 

 

Martorana. La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, nota appunto come Martorana, è un edificio bizantino e normanno. Fondata nel 1100, si contraddistingue per la molteplicità di stili che s'incontrano, in quanto, con il susseguirsi dei secoli, fu arricchita da vari altri gusti artistici e architettonici; oggi si presenta come chiesa - monumento storico.  Si affaccia sulla piazza Bellini ove affianca il Teatro omonimo e fronteggia la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.

 


 

Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. È situata di fronte alla Martorana ed è adiacente alla Fontana Pretoria (visibile nello scorcio in basso a sinistra della foto sottostante). Rappresenta un luogo di culto e di arte di straordinaria bellezza e importanza; al contempo è la chiesa più bella e più ricca di decorazioni della città di Palermo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Fontana Pretoria è popolarmente nota come “Piazza della Vergogna”. Il nomignolo nascerebbe dalla presenza nelle vicinanze del monastero di clausura dell'Ordine domenicano, le cui religiose furono infastidite dalla gran profusione di parti intime esibite dalle statue

 

 

Teatro Massimo. È il più grande teatro lirico d’Italia, il terzo in Europa per dimensioni, secondo solo all’Opéra di Parigi e alla Staatsoper di Vienna. Inaugurato alla fine dell’Ottocento, è costruito in uno stile neoclassico e, oltre alla magnificenza esterna, vanta anche un’acustica perfetta, con effetti di amplificazione naturale.

 

 

Il mercato Ballarò. Sosta per un frugale pasto in questo caratteristico mercato di Palermo. È famoso per la vendita delle primizie (e non solo) che provengono dalle campagne palermitane. È il più antico tra i mercati della città; è frequentato giornalmente da centinaia di persone, animato dalle cosiddette “abbanniate”, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico e colorito accento locale, cercano di attirare l'interesse dei passanti. Si presenta come un ammasso di bancarelle assiepate e con la strada invasa dalle cassette di legno che contengono la merce che viene continuamente urlata per reclamizzare la buona qualità e il buon prezzo dei prodotti. È possibile qui trovare i cosiddetti "Street Food" (cibo in strada): un fenomeno tipico palermitano. Palermo si è classificata prima città europea dello Street Food. È un nuovo modo di vivere la città ed è il rapporto della cultura siciliana con il proprio cibo, con le proprie radici, che i palermitani riescono a reinventare tutti i giorni in forma innovativa, pratica e soprattutto gustosa.

 

Ore 14.30 - Partenza per Cefalù

Situata sulla costa settentrionale della Sicilia, a circa 70 km da Palermo, Cefalù sorge ai piedi di un promontorio roccioso.

La cittadina si sviluppa attorno al Duomo di Cefalù, che, secondo la leggenda, fu fatto costruire da Ruggero II in seguito di un voto da lui fatto dopo essere scampato in mare a una tempesta ed essere poi approdato sulle spiagge della cittadina. Le spoglie di Ruggero II avrebbero dovuto essere conservate, secondo il suo volere, nella navata trasversale della basilica unitamente a quelle di sua moglie. Ma furono trafugate da Federico II approfittando dell'assenza temporanea dell'allora vescovo di Cefalù e poi portate a Palermo dove ancora oggi si trovano.

Lavatoio medievale. È un esempio di alta ingegneria medievale in cui i panni venivano a quel tempo lavati a mano. Si accede attraverso una scalinata in pietra che porta ad uno spazio parzialmente coperto, in cui trovano posto una serie di vasche. L’acqua convogliata del fiume Cefalino sgorga attraverso alcune bocche; quindi, veicolata attraverso un piccolo antro, sfocia direttamente a mare.

Osterio Magno. Palazzo ubicato nel centro storico vicino al Duomo, venne costruito nel XII secolo come residenza fortificata (Domus Regia) del re normanno Ruggero II d’Altavilla, su una preesistente costruzione greca. Restaurato alla fine del secolo scorso, il palazzo oggi è sede di varie iniziative culturali.

Lido di Cefalù. È una spiaggia adiacente al centro abitato nel lungomare della stessa cittadina. Nonostante sia così vicina al centro abitato, il mare è limpido e la sabbia fine e chiara, ma il vero punto di forza della spiaggia è il panorama caratteristico che la circonda: case arroccate a picco sul mare e sovrastate alle spalle da un’altura rocciosa.

Ore 18.00 - Trasferimento in hotel "Mahara" a Mazara del Vallo. Cena e pernottamento

Martedì 15 settembre

ERICE - SEGESTA

Ore 8.00 - Partenza per Erice

Erice è un antico borgo medioevale situato sull’omonimo monte a 751 m. di altezza sul livello del mare. Il panorama che si gode da qui è mozzafiato: da Trapani (vedi foto) fino alle Egadi. Secondo lo storico Tucidide, Erice fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi. I troiani poi, unitisi alla popolazione autoctona, avrebbero dato vita al popolo degli Elimi. Fu contesa dai Siracusani e Cartaginesi sino alla conquista da parte dei Romani nel 244 a.C. Dal 1963 Erice è sede del prestigioso Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, presieduto dallo scienziato Antonino Zichichi, con il compito di studiare e porre rimedio ai più complicati problemi planetari.

Ai suoi piedi si trova la città di Trapani (vedi foto). Il borgo è animato da botteghe di artigianato tipico con ceramiche finemente lavorate, tappeti variopinti e tradizionali dolci a base di mandorle e frutta candita (vedi foto).

Importante è il suo Duomo, dedicato a Maria Assunta. Nel IV secolo d.C. gli ericini abbracciarono la religione cristiana e costruirono, dedicato  alla Vergine Maria, una piccola chiesa a partire dalla quale si è sviluppato l'edificio attuale.

 

Alla sua sommità si erge il Castello Normanno, detto "di Venere", perché la sua storia ha il centro e l'origine nella divinità associata alla fertilità. La fortezza era infatti un luogo di culto dedicato a Potnia, dea della fecondità adorata dall'antica popolazione preromana degli Elimi.

Carretto siciliano e torre del castello

Ore 12.30 - Partenza per Segesta e pranzo nel locale ristorante "Agorà" (vedi foto).

Ore 15.00 - Visita del parco archeologico di Segesta:

Segesta fu una delle principali città degli Elimi, un popolo di cultura e tradizione peninsulare che secondo la tradizione antica, proveniva da Troia. Segesta presto raggiunse un ruolo di primo piano nel bacino del Mediterraneo. Rilevante fu la sua secolare ostilità con Selinunte, città che nel 408 a.C, grazie all’intervento cartaginese, fu distrutta.
Segesta nei secoli successivi visse il suo periodo di splendore fino al 307 a.C. in cui venne conquistata e distrutta da Siracusa. Ma in seguito, dopo la prima guerra punica, passò ai Romani che la liberarono dai cartaginesi ritornandogli il nome originale di Acesta. In virtù della comune origine leggendaria troiana, la esentarono da tributi, la dotarono di un vasto territorio e le permisero una nuova fase di prosperità.
Famosi sono i suoi due monumenti principali, il Tempio Dorico e il Teatro Antico.

Tempio Dorico

Costruito nel V secolo a.C., il tempio si compone di un basamento a gradini di circa 61 metri per 26 metri dove poggiano 36 massicce colonne (6 nei lati corti e 14 nei lati lunghi) alti circa 10 metri. La presenza di un tempio greco in una città èlima, hanno fatto discutere molti studiosi. Alcuni sostengono che gli Èlimi abbiano voluto costruire un peristilio pseudo-templare, secondo i modi usati dai greci, per dare prestigio ad un luogo di culto indigeno. Quindi fu volutamente lasciato scoperto e con la mancanza della cella centrale interna al colonnato, elemento essenziale in un tempio greco e generalmente la prima parte ad essere costruita. Altri sostengono che si tratti di un tempio destinato a un culto greco ma rimasto incompleto, forse a causa della guerra con Selinunte scoppiata nel 409 a.C., come lasciano supporre la mancanza delle scanalature sulle colonne e dei perni di pietra nel basamento.

Teatro antico.

Costruito sul versante nord dell'acropoli, questo teatro sorge sulla cima più alta del Monte Barbaro, a ridosso del golfo di Castellammare. Ha un diametro di circa 60 metri. Fu costruito alla fine del Terzo secolo a.C. quando Segesta era già città libera sotto i Romani, con blocchi di calcare locale. Sebbene segua i dettami dell’architettura greco-ellenistica, si discosta dalla struttura tipica del tempo. Per l’ottimo stato di conservazione, è considerato uno dei teatri più belli del periodo classico. .

Nel video seguente, nel teatro antico di Segesta, Roberto canta il brano d’opera” Nessun dorma", celebre romanza per tenore tratto dalla Turandot di Giacomo Puccini.

 https://www.facebook.com/725837870826144/videos/334350587882818/

Ore 18.30 - Trasferimento in hotel, a Mazara del Vallo cena e pernottamento.

Mercoledì 16 settembre

SAN VITO LO CAPO

Ore 8.00 - Partenza da Mazara del Vallo

Ore 9.00 - Arrivo al porto di San Vito lo Capo, imbarco su catamarano (vedi foto) e navigazione nella zona di mare detta "Riserva dello zingaro".

Riserva dello zingaro. Zona di mare ricca di calette (tra le più famose d'Italia), di aspri scogli e faraglioni. Si estende per 7 Km nel tratto di costa che va da San Vito Lo Capo a Castellammare del Golfo. Nella zona fu praticata, fino a quando fu poi proibita, la pesca del tonno rosso con la cosiddetta "Tonnara", un metodo di pesca consistente nella mattanza di questo pesce con reti e con pescatori che, da alcune barche poste in cerchio, le issanoa bordo.

Durante la navigazione sosta per ammirare i "Faraglioni di Scopello" (vedi figura) e per un bagno in mare.

Alle 13.00 Pranzo a bordo con bruschette di tonno, aringhe, olive e formaggio; quindi sushi e infine cassata siciliana.

Dopo il pranzo nuovo bagno in mare con brindisi in acqua.

Alle 14:30 Sbarco dal catamarano e partenza in pullman dal porticciolo.

Alle 15:00 Arrivo nella vicina spiaggia di San Vito lo Capo e sosta con bagno in mare (vedi foto).

Alle 17:00 partenza alla volta di Mazara del Vallo

Ore 18.00 - Arrivo in hotel a Mazara del Vallo. Cena e pernottamento.

Giovedì 17 settembre

FAVIGNANA E LEVANZO

Ore 8.00 - Trasferimento nel porto di Trapani.

Ore 9.00 - Partenza con motonave alla volta di Favignana, isola dell'arcipelago delle Egadi. Nella foto alcuni tra i passeggeri.

Favignana. Principale isola dell'arcipelago delle isole Egadi, si trova a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, tra Trapani e Marsala. Sull’isola, che fu regina delle tonnare in Sicilia, non mancano attrattive culturali come ad esempio il museo dell’ex-Stabilimento Florio, che ospita reperti di varie epoche storiche come la “fiasca del pellegrino” risalente al XV secolo contenente del vino e ritrovata in mare nei pressi del Bue Marino, assieme a numerose anfore diverse per tipologia ed epoche. Non meno degni di nota sono il Palazzo Florio (vedi figura), le chiese, i castelli di Santa Caterina e San Giacomo di epoca normanna

Dal porto turistico si arriva subito al centro urbano composto da due piazze principali collegate da una via ove sono presenti locali commerciali, bar e ristoranti.

Ore 12.00 - Trasferimento in motonave con destinazione l'isola di Levanzo con sosta per un bagno in mare.

Nel pomeriggio partenza alla volta di Trapani con sosta per un nuovo bagno in mare.

Ore 18.00 - Ritorno a Mazara del Vallo, cena e pernottamento in hotel.

Venerdì 18 settembre

TRAPANI - CASTELLAMMARE DEL GOLFO

Ore 8.00 - Trasferimento a Trapani.

Ore 12.00 - Proseguimento per le saline di Nibia (TP) e qui pranzo nel "Ristorante del sale" sito all'interno di un mulino.

Dopo il pranzo trasferimento a Castellamare del Golfo (TP): ridente cittadina dal tipico aspetto di borgo marinaro.

Da segnalare la scalinata che dal centro cittadino arriva a livello del mare e in fondo al quale sorge il castello Arabo-Normanno.

Castello Arabo Normanno. Eretto sui resti di antiche fortificazioni, l’edificazione del Castello viene attribuita agli Arabi intorno al X secolo. Fu in un secondo momento ampliato dai Normanni per diventare successivamente una fortezza. Dopo una serie di battaglie tra Aragonesi e Angioini, nel 1314 furono questi ultimi ad avere la meglio. Due anni dopo gli Aragonesi ripresero il sopravvento e si impossessarono del castello. Adesso ospita nelle sue sale un Polo Museale, nato con lo scopo di valorizzare il patrimonio della cittadina e di tutto il territorio circostante.

Ore 18.00 - Arrivo al porto di Palermo. Operazioni d'imbarco e sistemazione nelle cabine interne.

Ore 20.00 - Partenza per Napoli. Cena libera e pernottamento a bordo.

Sabato 19 settembre

NAPOLI - ANCONA

Ore 7.30 - Sbarco dal traghetto e partenza alla volta di Ancona,

Ore 9.00 - - Visita dell'Abbazia di Cassino.

La storia

Fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia e situata a 519 metri sul mare sull'omonimo monte, l'Abbazia di Cassino ha subito nel corso della sua storia un'alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni fino alle vicende legate alla seconda guerra mondiale allorché fu bombardata massicciamente dalle forze alleate. Queste, convinte erroneamente della presenza di reparti tedeschi, il 15 febbraio 1944 la rasero al suolo. Trovarono la morte, oltre ai monaci benedettini, numerosi civili che avevano cercato rifugio all'interno dell'edificio. Il bombardamento non fu solo un'operazione inutile (di tedeschi non c'era stata traccia) dal punto di vista militare ma anche estremamente dannosa dal punto di vista strategico: Infatti le macerie del bombardamento, occupate subito dai tedeschi, avevano offerto loro un prezioso riparo, che consentì di tenere a lungo quella posizione, dalla quale poterono bersagliare le truppe alleate, infliggendo gravissime perdite a chiunque tentasse di superare la linea di difesa tedesca. Dopo lunghi e inutili assalti, finalmente il 18 maggio 1944 l'abbazia fu conquistata da un'eroica armata polacca al costo di pesantissime perdite. Oggi molte delle loro salme riposano nel cimitero polacco di Montecassino. Qui è stato eretto un obelisco sul quale una scritta recita queste parole: "Per la nostra e vostra libertà noi soldati polacchi demmo l'anima a Dio, i corpi alla terra d'Italia, alla Polonia i cuori".

Arrivo ad Ancona previa sosta per pranzo in autogrill.