Matera

 

Al viaggiatore che giunge per la prima volta a Matera, la scoperta di una città così particolare ed antica toglie il fiato.
Matera racchiude in sé uno dei centri storici più affascinanti d’Italia.
I suoi antichi rioni, i Sassi, sono una scultura gigantesca, un miracolo urbanistico nel quale è possibile scorgere tantissimi elementi che si riferiscono alle varie vicende storiche succedutesi nel corso dei secoli.
Costruiti a ridosso di due vallette carsiche sulla sponda destra di una gravina, si presentano come un groviglio di vicoli, piazze, vicinati, grotte, chiese rupestri, cantine che sprofondano nelle viscere della terra, abitazioni in parte scavate in parte costruite, il cui tetto funge a volte da sentiero, a volte da pavimento per altre abitazioni.
La calcarenite, chiamata tufo dai materani, è la pietra che per secoli è stata scavata e lavorata dalle abili mani dei maestri muratori e degli artigiani.

Le grotte fungevano spesso da cava per ricavare il materiale per la costruzione della facciata antistante ogni singola abitazione.
Dietro ogni porta si cela una meraviglia architettonica. La tipologia delle abitazioni (caverne, case a corte, case a schiera, palazzi e palazzotti) si differenzia sia per il periodo storico di riferimento che per la posizione orografica.

Lo stesso si può dire per le costruzioni dedicate al culto religioso. Decine sono le chiese rupestri in città, centinaia in tutto il territorio a ridosso della gravina.
E poi le chiese costruite, dal romanico della Cattedrale e di San Giovanni, al barocco di San Francesco e del Purgatorio, costruzioni bellissime poste sul piano, ai confini con la città moderna.

Abbandonati negli anni ’50, quando gli abitanti furono trasferiti nei nuovi quartieri, i Sassi sono stati rivalutati e recuperati negli ultimi 15 anni con numerosi interventi di restauro e ristrutturazione.

Nel 1993 l’UNESCO ha riconosciuto i Sassi come patrimonio dell’umanità.