LE ISOLE CICLADI

Introduzione

Gli aridi paesaggi delle rocce scolpite dal vento e dal sole, gli spettacolari tramonti, il bianco accecante delle case, la limpidezza delle acque turchine e l'intensa vita notturna fanno delle Cicladi la quintessenza delle isole greche. Accanto a Mykonos, Santorini e Ios, luoghi di divertimenti e di notti intense, sorgono Andros, Serifos o Sifnos che offrono spiagge incontaminate, sentieri immersi nella natura, villaggi di case imbiancate a calce e piatti tradizionali da favola.

Vista l'estensione limitata dell'arcipelago, spostarsi da un'isola all'altra è semplice e piacevole. Ogni isola, poi, possiede aspetti caratteristici ed è diversa dalle altre. Il nome 'Cicladi' deriva dalla particolare disposizione circolare (kyklos) delle isole intorno a Delos, uno dei siti archeologici più significativi del paese, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Queste belle isole di casette bianche, gerani e spiagge dorate, che coronano un sito storico di così grande importanza, fanno bella mostra di sé sulle copertine dei tour operator, offrendo più di un motivo per scegliere questo arcipelago come luogo per trascorrere le vacanze.

Ambiente

Le Cicladi sono situate nel Mar Egeo meridionale, tra il Peloponneso e la Turchia, si estendono verso Creta e sono delimitate a occidente dalle isole del Golfo di Saronico e a oriente dal Dodecanneso. L'arcipelago è composto da 39 isole, ma le maggiori destinazioni turistiche sono Amorgos, Anafi, Andros, Folegandros, Ios, Kythnos, le Piccole Cicladi, Milos, Mykonos, Naxos, Paros, Santorini, Serifos, Sifnos, Sikinos, Syros e Tinos. Santorini è l'isola più meridionale dell'arcipelago, Andros la più settentrionale e Amorgos la più orientale. L'isola di Delos, antico polo religioso e commerciale dell'arcipelago, sorge al largo di Mykonos. Naxos e Andros sono le isole maggiori per estensione e le più fertili, mentre Anafi e le Piccole Cicladi sono isolette brulle e montuose su cui si scorgono piccoli villaggi deserti.

Sulle isole la fauna nativa ha da molto tempo lasciato il posto ad animali importati, principalmente suini, ovini e bovini, mentre fortunatamente vi è una grande ricchezza di avifauna e di fauna marina, che unita alla rigogliosa flora dell'isola rende molto interessanti e piacevoli le escursioni a piedi e lo snorkelling. A prima vista, la maggioranza delle isole sembra brulla e rocciosa, in realtà molte di esse presentano nell'entroterra paesaggi sorprendentemente fertili e verdeggianti.

Gli inverni nelle Cicladi sono miti e nevica molto di rado: in Grecia è nevicato nel febbraio del 2004, dopo 12 anni. Le isole sono sulla rotta del meltemi, un vento forte e incessante che soffia da nord in luglio e agosto spazzando la costa orientale della terraferma greca e delle isole Cicladi. Il meltemi rinfresca le torride giornate estive, ma rende difficile la navigazione dei traghetti, oltre a spazzare gli ombrelloni delle spiagge. Anche i mesi di marzo e ottobre sono in genere ventosi, mentre le precipitazioni si concentrano nel periodo che va da ottobre a maggio. In inverno il termometro può scendere fino a 12° C mentre in estate le temperature

Attrazioni

Molti visitatori delle Cicladi trascorrono il tempo tra sole, mare, spiaggia e a smaltire i postumi delle notti insonni. Ma vi sono attività anche per gli sportivi: Hsrysi Akti, a Paros, è uno dei migliori siti della Grecia per imparare il windsurf e tra le località più importanti per praticare questo sport citiamo Ormos Korthiou ad Andros, la spiaggia Kalafatis a Mykonos, la spiaggia Agios Giorgios a Naxos e la spiaggia Mylopotas a Ios. Potete anche provare la navigazione, noleggiando yacht o barche a vela a Paros o Syros. A Paros vi sono ottimi siti per fare sci nautico. Lo snorkelling è praticato praticamente ovunque nell'arcipelago. Tra i migliori siti segnaliamo Monastiri a Paros. Per quanto riguarda le immersioni, la questione è un po' più complessa: per proteggere i siti archeologici subacquei ogni attività di immersione che preveda autorespiratori è rigidamente regolamentata ed è permessa solo con la supervisione di un diving centre convenzionato; troverete tutte le istruzioni riguardo alle immersioni a Mykonos, Santorini e Paros. Per quanto riguarda le attività dell'entroterra, le Cicladi offrono diversi percorsi da trekking, in particolare sulle isole di Naxos e Andros ed è facile e piacevole visitare le isole più piccole percorrendo i numerosi viottoli tracciati dal passaggio delle capre.

Santorini (Thira)

Santorini (il cui nome ufficiale è Thira) è considerata la più suggestiva delle isole greche, fama ampiamente giustificata dal surreale paesaggio della caldera sommersa, al quale si aggiungono le immagini da cartolina delle chiesette imbiancate e delle case ricoperte da buganvillee che si stagliano contro il blu profondo del cielo e del mare. La caldera presente sull'isola è ciò che rimane di quella che probabilmente fu la più grande eruzione vulcanica conosciuta della storia, fenomeno che secondo alcuni fece sprofondare Atlantide, il continente perduto di cui parla Platone. Le testimonianze della violenta esplosione che ha distrutto l'isola sono visibili ovunque: spiagge di sabbia nera, rovine e abitazioni diroccate, e ripide scogliere di lava che affondano nel mare. L'attività vulcanica non si manifesta ormai da anni, ma si registrano nella zona frequenti piccole scosse telluriche e i vulcanologi dichiarano che il vulcano potrebbe ricominciare la sua attività da un momento all'altro. Nessun'altra isola eguaglia Santorini, i cui paesaggi drammatici simboleggiano la temporaneità e la precarietà del mondo.
Per una conoscenza più approfondita della straordinaria storia di quest'isola, visitate il museo storico e archeologico Megaron Gyzi a Fira, nel quale sono esposte foto impressionanti della città prima e dopo il terremoto del 1956. Il Museo Archeologico di Thira Preistorica accoglie numerosi oggetti e reperti del sito archeologico di Akrotiri, distrutto dall'eruzione vulcanica del 1650 a.C. Cercate la statuetta d'oro dello stambecco, risalente al XVI secolo a.C. e trovata nel 1999 in ottimo stato di conservazione.

Mykonos

Cosmopolita e spregiudicata, capitale gay indiscussa della Grecia, Mykonos è una meta turistica internazionale che attira i frequentatori assidui di discoteche e gli amanti della vita notturna. Ma è anche è la più pretenziosa e costosa delle isole greche e se cercate una località poco turistica con locande dove si prepara un'autentica cucina tradizionale questa isola non fa per voi: i turisti che frequentano Mykonos vengono soprattutto per i divertimenti notturni e per dare sfoggio di sé. Da Mykonos, sulla quale si trovano un paio di spiagge discrete, partono escursioni per la deserta isola sacra di Delos.

Anche se la vita notturna e le discoteche vi attraggono poco non potrete sottrarvi al fascino della cittadina portuale di Mykonos città (Hora), un grazioso centro con negozi chic e casette di un bianco abbagliante ornate da buganvillee e gerani. A Mykonos vi sono alcuni discreti musei da visitare, tra cui quello dei mulini a vento, caratteristici dell'isola, oltre a numerose chiesette da fotografare. Inoltre dall'isola partono diverse escursioni in barca per i siti di immersione. Le migliori spiagge di Mykonos sono sulla costa meridionale, tra cui le spiagge aperte ai nudisti Paradise, Super Paradise, Agrari ed Elia.

Naxos

Naxos, l'isola di Bacco e di Arianna, è la più grande e la più fertile delle Cicladi. Le pendici delle alte montagne e le fertili e verdi vallate sono ricoperte da distese di ulivi, vigne, fichi e limoni che la rendono una delle più belle isole dell'arcipelago. Naxos fu un importante centro bizantino e sull'isola sono sorti più di 500 tra chiese e monasteri molti dei quali custodiscono ancora oggi bellissimi affreschi. Da visitare assolutamente a piedi Naxos è costellata da sentieri e antichi viottoli che collegano i villaggi e le chiese. La città più importante di Naxos è Naxos città (Hora) suddivisa in due quartieri, Bourgos, dove un tempo risiedevano i greci, e il quartiere residenziale di Kastro, situato sulla collina, anticamente abitato dai veneziani con stradine strette e sinuose e case imbiancate con bei giardini ben curati. Al centro dalla collina del porto sorge il monumento più noto dell'isola, un maestoso portale (la Portara), resto archeologico di quello che un tempo era il Tempio di Apollo, mai terminato. Racconta la leggenda che la porta mancante riapparirà miracolosamente quando Istanbul ritornerà alla Grecia. Le spiagge a sud della città, presso le quali si trovano graziose domatia (camere) e taverne, sono più deserte a mano a mano che si scende verso sud. L'entroterra montano dell'isola culmina nei piccoli borghi di Tragaea, popolati da capre selvatiche che si aggirano tra le chiese in rovina.

Paros

Le graziose colline dalle linee morbide di Paros ospitano le antiche cave da cui proveniva il famoso marmo bianco traslucido, che nell'antichità portò la prosperità all'isola. Il marmo di Paros fu usato per scolpire capolavori come la Venere di Milo e più tardi la tomba di Napoleone. Paros è meglio nota oggi come centro del traffico marittimo tra le isole greche. Parikia, capoluogo e porto principale dell'isola affollato di turisti che scendono e salgono dai traghetti vale una visita. Lasciando il lungomare ci si inoltra nelle viuzze della città vecchia dove sorgono il Kastro veneziano del XIII secolo e alcune splendide chiese tra cui la Panagia Ekatontapyliani, edificata nel 326 d.C. L'altro grande centro abitato dell'isola è Naoussa, una località turistica sul litorale che si è sviluppata intorno a un grazioso villaggio di pescatori.

Antiparos

Antiparos un tempo molto più tranquilla di Paros, è oggi un centro turistico vivace. Il villaggio più importante, anch'esso chiamato Antiparos, malgrado la continua espansione turistica resta ancora una località molto piacevole. Nel villaggio, luogo favorito dalle famiglie con bambini nella prima infanzia, non possono circolare le auto. Ogni mezz'ora, un servizio di autobus porta alla Grotta di Antiparos, che resta un luogo pieno di fascino e mistero nonostante abbia subito il saccheggio delle più belle stalattiti e stalagmiti, tesori naturali che purtroppo non potranno mai più riformarsi.

Ios

La cosmopolita Ios, isola di Omero, è nota per le vacanze 'sole-mare-vita notturna' e qui i giovani vengono quasi esclusivamente per i divertimenti. Ma l'isola è in grado di soddisfare anche chi cerca tranquillità e bellezze naturali. Ios città (Hora) è un grazioso paese attraversato da un reticolo di viuzze su cui si affacciano case e negozi graziosissimi. Di giorno si possono praticare diversi sport, dall'immersione al windsurf allo sci nautico. Di sera i più giovani si divertono e ballano sulla piazza centrale della città. Ma se non sono i divertimenti che vi portano a Ios, sarete incantati dalle sue spiagge: Manganari, sulla costa meridionale, è di gran lunga una delle più belle spiagge dell'isola. Vi si trovano diverse domatia. Nei pressi della spiaggia potrete comprare pesce freschissimo. Sulla costa settentrionale le spiagge più isolate e tranquille sono Agia Theodoti, Psathi e Kalamos.

Syros

Se vi capita di dover cambiare traghetto a Syros non fate come la maggior parte dei turisti e fermatevi a visitare l'isola: Ermoupolis, capitale, centro amministrativo e commerciale dell'arcipelago delle Cicladi è una città molto bella, animata più dal commercio che dal turismo, percorsa da un'attività frenetica che durante i giorni feriali aggiunge un grande fascino alla città. È una città ricca e vivace, il cui benessere economico traspare dalla ricca architettura dei palazzi neoclassici restaurati, dalle strade pavimentate in marmo e dagli eleganti negozi che danno su viuzze secondarie. Il centro della città, Plateia Miaouli, una piazza fiancheggiata da palme su cui si aprono i caffè all'aperto, è dominato dal magnifico palazzo del municipio neoclassico. Dalla chiesa di Anastasis, in cima alla collina di Vrodado, si aprono splendide vedute del mare e della città.
Tuttavia, se come molti altri, decidete di non fermarvi sull'isola, potrete almeno approfittare delle specialità di Syros come il torrone o i dolci turchi, comprandole dai lesti venditori che salgono sui traghetti nei pochi minuti che passano tra l'arrivo e la partenza. Se invece decidete di fermarvi sull'isola, scoprirete alcune belle spiagge alberate tra le quali citiamo Armeos, la spiaggia nudisti situata vicino alla località di Galissas sulla costa occidentale.

Sifnos

Vista dal traghetto Sifnos sembra un'isola arida e poco invitante, ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: l'entroterra dell'isola si apre su paesaggi ricchi di coltivazioni a terrazza di ulivi e mandorli, fertili valli di oleandri fioriti e colline ammantate di ginepri. Punteggiata da piccionaie, case imbiancate, cappelle e villaggi collegati tra loro da antichi sentieri, è un'isola ideale per le passeggiate. Sifnos è nota per il suo fragrante olio d'oliva e da quest'isola giungono i più grandi cuochi greci. Tra i piatti tipici più noti citiamo la revithia (ceci al forno), la revithokeftedes (polpettine vegetariane simili ai falafel) e dolci di mandorle ai fiori d'arancio.
Apollonia, la capitale dell'isola, si trova a 5 km nell'entroterra dal moderno porto di Kamares. Una bella passeggiata lungo antichi sentieri conduce da Apollonia all'affascinante paese di Kastro, che fu l'antica capitale di Sifnos, situato in cima alla scogliera e cinto da mura con viali protetti da contrafforti e case imbiancate.

Delos

 

La minuscola isola di Delos è uno dei più importanti siti archeologici greci. Quest'isola sacra, mitico suolo nativo dei gemelli Apollo e Artemide, a partire dall'VIII secolo a.C. divenne il principale luogo di culto dedicato ad Apollo. Durante l'era ellenistica fu uno dei tre più importanti centri religiosi e mercantili della Grecia e si popolò di mercanti e banchieri. La maggior parte dei reperti archeologici trovati sull'isola è ora al Museo Archeologico Nazionale di Atene, mentre il museo presente sul sito accoglie una modesta collezione che comprende le statue originali dei celebri leoni - le cui fotografie hanno fatto il giro del mondo - i cui calchi in gesso abbelliscono oggi la Terrazza dei Leoni, situata accanto al Santuario di Apollo. Se vi sentite in forma, potrete tentare la salita dei 113 m del Monte Kythnos, da dove si ha una magnifica vista di Delos. Il sentiero per il monte si raggiunge attraversando il Quartiere del Teatro, zona dei ricchi proprietari di Delos.

Non si può pernottare a Delos. Le escursioni che partono dalla vicina isola di Mykonos sono limitate a una visita di al massimo sei ore. Portatevi acqua e cibo, vi eviterà di avvalervi degli scarsi servizi dell'unico punto di ristoro di Delos.

 

Andros

Acqua potabile di prima qualità, piccionaie, boschi di gelsi e dolci alle noci sono alcune delle delizie di Andros, la più settentrionale delle Cicladi e la seconda per estensione dopo Naxos. Il porto principale è Gavrio, sulla ghiaiosa costa occidentale, ma la vicina Batsi è la località turistica più grande dell'isola. È una cittadina piacevole e tranquilla che si estende lungo la baia alle cui estremità si trovano da un lato un porto peschereccio e dall'altro una bella spiaggia sabbiosa. Da qui partono le visite turistiche dell'isola che seguono antichi viottoli immersi nella natura. Sulla costa orientale Andros città (Hora) è un paesino incantevole immerso in un bel paesaggio in cui si trovano alcune eleganti dimore neoclassiche e alcuni musei. Andros è servita da diversi traghetti tra cui uno giornaliero per Rafina, sul continente.

Amorgos

 

Amorgos è un'isola che sedurrà chi desidera avventurarsi al di là delle più note mete turistiche Mykonos-Paros-Santorini. Il porto principale, Katapola, è una graziosa città che occupa una grande e spettacolare baia circondata dalle pendici più verdeggianti dell'isola. Al di sopra del porto si trova un piccolo sito con reperti archeologici dell'antica città cretese di Minoa e un cimitero dell'era micenea. Amorgos città (Hora), l'affascinante e l'intatto capoluogo dell'isola, sorge a un'altitudine di 400m sul livello del mare ed è sovente ammantata di nubi anche quando sul resto dell'isola splende il sole. Una passeggiata lungo il sentiero che dalla cittadina scende lungo le erte pendici della collina conduce al Moni Hozoviotissas, monastero dell'XI secolo dai muri imbiancati di un bianco abbagliante, posto in una zona impervia sulla ripida scogliera a strapiombo, dal quale si apre uno splendido panorama.

Se siete appassionati del 'dolce far niente' sulla spiaggia armati di libro e di crema solare (alta protezione) troverete quello che cercate nei pressi del porto di Aegiali, una cittadina tranquilla, con una bella spiaggia che si estende a sinistra del molo. Consigliamo anche Agia Ana, una spiaggia di ciottoli situata sulla costa orientale a sud del monastero. Amorgos è l'isola meno turistica delle Cicladi orientali e si trova a poca distanza da Naxos verso est. Dall'isola partono traghetti giornalieri per Naxos. Per Mykonos e Syros fanno servizio traghetti quadrisettimanali.

 

Sikinos

Se cercate un'isola tranquilla e intatta Sikinos è quello che fa per voi. Se sull'isola non troverete neanche un punto di rifornimento di benzina, vi aspettano invece molte belle spiagge e paesaggi di coltivazioni a terrazza sui pendii che digradano verso il mare. Kastro, villaggio grazioso e compatto, racchiude alcune belle case antiche e un monastero fortificato domina la città. La più bella escursione dell'isola, di circa un'ora, si effettua precorrendo il sentiero panoramico che si snoda verso sud-ovest per raggiungere Episkopi, un grazioso paese con alcune belle chiese e un monastero. Le migliori spiagge dell'isola comprendono Agios Georgios, Malta, Karra e Katergo. L'isola di Sikinos, nelle Cicladi occidentali, si trova a nord di Santorini ed è servita da traghetti dal Pireo e dalle isole vicine.

Folegandros

La bellissima Folegandros getta un ponte tra le troppo turistiche e le quasi deserte isole delle Cicladi, riducendone il divario. Sebbene il numero di turisti sia in costante crescita, molti abitanti dell'isola continuano a mantenere le loro occupazioni tradizionali, pesca e allevamento, piuttosto che lanciarsi nel più redditizio settore turistico. L'isola è orlata da diverse belle spiagge raggiungibili solo a piedi. Il capoluogo, Hora, sulla cima della scogliera che la nasconde alla vista della costa sottostante, è un Kastro medievale con case cubiche su cui crescono magnifici drappeggi di buganvillee ed è uno dei più bei centri abitati delle Cicladi. Uscendo dal paese si aprono meravigliose viste di paesaggi bucolici, con covoni di fieno e orti, popolati da capre e asini. Folegandros si trova a ovest di Sikinos, ed è servita da traghetti quadrisettimanali per il Pireo, Santorini e Naxos.

Storia

I reperti archeologici ritrovati sull'isola di Milos rivelano che l'ossidiana (roccia vulcanica a pasta vetrosa di colore nero) era già raccolta nel 7500 a.C., mentre le prime tracce di insediamenti umani sulle Cicladi risalgono al 7000 a.C. La civiltà cicladica, nota per l'abilità dei suoi navigatori, risale al 3000 a.C. e durante il periodo proto-cicladico (3000-2000 a.C.) appaiono i primi stanziamenti a Keros, Syros, Milos, Naxos, Sifnos e Amorgos. Le statuette del famoso marmo proveniente da queste isole risalgono a quest'epoca.
Gran parte dell'arcipelago fu occupato dai minoici nel periodo chiamato Cicladico medio (2000-1500 a.C.); gli scavi hanno portato alla luce una città minoica ad Akrotiri, sull'isola di Santorini. All'inizio del Cicladico tardo (1500-1100 BC) le isole furono conquistate dai micenei a cui seguirono i dori nell'VIII secolo a.C. a cui si deve la cultura greca.

Nel 478 a.C., molte delle isole dell'arcipelago si unirono alla Lega delio-attica contro i Persiani e nel V secolo furono annesse al grande impero ateniese. Dopo la morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., durante l'era ellenistica (323-146 a.C.), le Cicladi caddero sotto il dominio della dinastia dei tolomei d'Egitto, e in seguito dei macedoni. Nel 146 d.C., divenute province dell'impero romano grazie allo sviluppo dei collegamenti marittimi e del commercio con molte altre province del Mediterraneo, le isole conobbero una grande espansione economica e culturale.

Dopo il 395 d.C., anno in cui l'impero romano fu diviso e governato da due imperatori, uno nell'Occidente latino, l'altro nell'Oriente greco, le Cicladi passarono sotto il dominio bizantino.

Dopo il sacco di Costantinopoli del 1204, i franchi donarono le Cicladi a Venezia, che a sua volta distribuì le isole a diverse famiglie aristocratiche. Il più noto e potente tra i veneziani dell'epoca fu Marco Sanudo (sedicente duca di Naxos), che acquistò Naxos, Paros, Ios, Santorini, Anafi, Sifnos, Milos, Amorgos e Folegandros.
Nel 1537 le isole caddero in mano ai turchi ottomani. L'occupazione turca contribuì al declino delle isole che divennero facile preda dei pirati. Il carattere labirintico delle città, tutte costruite sulla cima delle colline, risale a questo periodo: la fitta rete di vicoli era infatti tracciata proprio per confondere gli invasori. Alle incursioni dei pirati conseguì il massiccio spopolamento delle isole: nel 1563 solo cinque delle 16 isole dell'arcipelago erano ancora abitate.

Nel 1771, durante la guerra russo-turca, le Cicladi passarono sotto il controllo dei russi ma dopo pochi anni furono riconquistate dagli ottomani. La partecipazione delle isole dell'arcipelago alla guerra per l'indipendenza greca non fu significativa, ma esse servirono da riparo a coloro che erano riusciti a fuggire dalle isole in cui le insurrezioni contro i turchi si erano trasformate in veri e propri massacri. Durante la seconda guerra mondiale le isole furono per un periodo occupate dagli italiani.

La riscoperta delle Cicladi coincide con il boom dell'industria turistica che ebbe inizio negli anni '70. Prima di allora molti isolani avevano vissuto in condizioni di estrema indigenza e altri erano emigrati sul continente o in America per cercare lavoro.